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I pericoli della Rete per i pediatri americani

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I bambini trascorrono sempre più tempo su Internet e molti genitori si preoccupano di quanto sia giusto lasciarli davanti al computer e, soprattutto, di quanto questa attività poi abbia un impatto sulla vita quotidiana dei più piccoli. Ma a preoccupare di più i genitori rimane il tema della sicurezza. A parlarne – qui di seguito - è il Dott. Broughton, medico pediatra, in un articolo apparso sul sito dell’Associazione Americana Pediatri (AAP). Nel pezzo si parla di quali siano i rischi che i bambini possono incontrare in Rete e cosa possono fare i genitori, i pediatri e gli operatori nel settore dell’infanzia per evitare tali rischi.

Il problema della privacy
Una delle prime cose da capire è che stare online equivale a stare in mezzo alla gente. Il fatto che quando siamo connessi il più delle volte ci troviamo in casa nostra ci illude di essere al sicuro, ma non è così: la privacy è sempre a repentaglio.
Quando i bambini creano un loro profilo su internet i loro dati personali possono essere ottenuti molto facilmente e tali informazioni possono poi essere usate dalle aziende per azioni di direct marketing sui minori o, peggio, dai predatori della Rete.

Siti non adatti ai minori
La pornografia online è una delle aree che più preoccupa i genitori. I bambini possono finire accidentalmente su un sito pornografico: uno studio ha mostrato che il 25% dei più piccoli sia finito per caso su un sito porno e un quarto di loro ne è rimasto piuttosto scioccato.
Oltre alla pornografia, è pieno di siti che non vanno bene per i minori: quelli pro anoressia o bulimia, quelli razzisti o quelli che danno informazioni sbagliate su importanti temi legati alla salute. Per non parlare dei siti di gioco d’azzardo: in molti, anche minori, hanno sviluppato delle vere e proprie dipendenze.

Conoscenze pericolose
Un’altra grande preoccupazione per i genitori – forse la prima per importanza – è la questione delle molestie online: la paura che pedofili e predatori della Rete contattino i propri figli è generalizzata. Quasi un adolescente su cinque è stato contattato da un molestatore online; di questi, un quarto si è spaventato ed è rimasto traumatizzato. L’età in cui capita maggiormente di essere abbordati da qualcuno con cattive intenzioni è tra i 12 e i 17 anni, soprattutto le femmine.

Cyber bullismo
Ci sono ragazzi e bambini che utilizzano e-mail e servizi di istant messaging e chat per intimidire o inviare messaggi poco carini ai propri coetanei. Spesso poi informazioni imbarazzanti, foto o racconti privati vengono pubblicati in rete per prendersi gioco degli altri. Un altro rischio è quello di farsi rubare la password: il “ladro” potrebbe inviare materiale osceno a qualcun altro utilizzando il nostro account di posta elettronica.

Accesso universale
Quando si pensa a internet, non possiamo più limitarci a immaginare una connessione via computer, ormai ci si può connettere ovunque e in ogni momento, grazie a smartphone e tablet: tenere sotto controllo il computer di casa non basta più.

Tre consigli per tutti: pediatri, genitoti e operatori nel settore dell’infanzia
Bisogna essere aggiornati e consapevoli di tutti i rischi sopraelencati e parlarne con i bambini prima che possa accadere qualunque cosa.
Pur non dovendo mai smettere di sottovalutare i rischi, il modo – sempre secondo il Dott. Broughton – per prevenirli c’è.

  1. Conoscenza: i primi a dover sapere usare il computer sono i genitori, perché sempre più spesso capita che i bambini ne sappiano più di loro. A loro volta, i bambini devono essere controllati quando usano il computer, soprattutto quando navigano. I genitori devono anche informarsi sui mezzi più adeguati per monitorare i siti web che sono stati visitati durante la giornata. Esistono anche programmi che permettono di limitare l’accesso a determinati siti e – come vi abbiamo già raccontato su Navigare Sicuri – ci sono motori di ricerca adatti ai più piccoli.
  2. Controllo: ricordatevi che è sempre meglio tenere un computer in una spazio comune della casa, piuttosto che metterlo nella stanza del bambino.
  3. Regole: il tempo consigliato dai pediatri americani per l’uso del computer da parte di un bambino è di massimo due ore al giorno. E dato che i ragazzi usano spesso il cellulare per connettersi, i genitori devono essere sicuri che i propri figli sappiano come evitare brutte sorprese quando navigano.
    Le regole base sono:
  • Mantenere privata la propria identità e non condividere informazioni personali.
  • Mai incontrare dal vivo, da soli, qualcuno che si è conosciuto in rete.
  • Rivolgersi sempre ai propri genitori nel caso accadesse qualcosa di poco piacevole quando si naviga.
  • Mai scrivere qualcosa che non si vuol fare sapere agli altri

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